L’idea progettuale si fonda su 3 principi fondamentali.
1. La continuità della forma e dei flussi funzionali
Alludendo al tipico sistema ad arco dei ponti praghesi, è stato capovolto il concetto strutturale creando un “segno” fluido e connettendo le aree urbanistiche della città storica (Karlin) e di nuova espansione (Holesovice). In corrispondenza di Svanice è stata creata una piazza soprelevata connessa sia con il Polo sportivo del Tennis, che con l’area verde posta all’estremità est dell’isola.
2. La sicurezza in caso di esondazione
Sia l’ingombro planimetrico che altimetrico del ponte rispettano i limiti imposti dal bando. In particolare in corrispondenza dell’isola di Svanice è stata creata un’area “rialzata” artificialmente in modo da tenere in quota tutto la trave portante della solaio. Da un punto di vista architettonico, l’impatto visivo dell’altezza è stato “ammorbidito” creando dei terrazzamenti piantumati a verde, con bordi in calcestruzzo per resistere ad eventuali flussi di piena del fiume. Inoltre la forma a “cuneo” dei terrazzamenti, in caso di piena del fiume, oltre a “elevare” l’appoggio centrale dell’arco dal fiume, devia il corso dell’acqua rendendo l’area più sicura anche per le persone. Sul fronte ovest i terrazzamenti sono attraversati dal principale percorso ciclo-pedonale che conduce all’importante centro sportivo dedicato al tennis; sul fronte est, invece, in conformità al piano urbanistico, è stata predisposta un’area verde in cui vi è anche la possibilità di spettacoli all’aperto data la forma dei gradoni a “teatro”.
3. L’esperienza Prospettica (esterna ed interna al ponte)
A prima vista la soluzione architettonica adottata potrebbe sembrare “standard”, caratterizzata da una doppia arcata strallata. Tuttavia il concetto alla base del “segno architettonico” è l’alternanza dell’appoggio. Infatti l’arcata continua si “intreccia” prospetticamente lungo le diagonali poggiando in maniera alternata: sul fronte di Karlin l’arco si fonda ad ovest della passerella, sull’isola si sposta ad est per poi di nuovo ricollocarsi ad ovest in corrispondenza di Holesovice. Questa caratteristica dona al ponte prospettive mutevoli-diversificate sia percorrendo il ponte attraverso l’incrocio dei cavi, sia dall’esterno, generando un’immagine estremamente dinamica nello skyline cittadino.Particolare attenzione è stata dedicata all’utilizzo dei materiali e dell’illuminazione. L’arco è caratterizzato da due materiali differenti: il lato est è in acciaio Corten; il lato ovest bianco verniciato a caldo. Questa strategia mira ad una volontà di integrazione col paesaggio: chi proviene dalla “città nuova” (Holesovice) avrà una percezione dell’arcata “segnata dal tempo” conducendoti verso la storia; chi invece percorre il provenendo da Karlin potrà apprezzare l’arcata continua nel sua “lucentezza” contemporanea: un ponte appunto tra “passato” e “futuro”.
2017